Recensione di “Odio gli italiani” a cura di LibrieRecensioni.com

Odio gli italiani, esordio del giovanissimo M. Ponte, è un’opera particolare, intensa e fresca allo stesso tempo ma forse troppo breve per tutti gli argomenti che l’autore vuol trattare e che risultano, quindi, affrontati in modo un po’ superficiale. Il libro è quasi una denuncia che parla della drastica situazione che coinvolge tantissimi bambini in Africa (e non solo), privati della loro fanciullezza e dell’ingenuità, costretti a mettere da parte troppo presto giochi e sogni, allo scopo di sopravvivere.
La dislocazione geografica è accennata in modo vago (Africa, senza altre localizzazioni specifiche) e anche molti personaggi sono tratteggiati solo a grandi linee, quasi a significare che ciò che davvero conta non è dove certe cose accadono né chi è il singolo responsabile; quel che importa è parlare di questi problemi, diffusi dappertutto, spesso passati sotto silenzio proprio da chi dovrebbe cercare di risolverli. Prostituzione e sfruttamento minorile, fame nel mondo, tratta di essere umani, razzismo, soprusi e altro ancora, sono i temi che Ponte racconta nel suo romanzo, visti attraverso gli occhi dei bambini coinvolti che, sostenuti da una grande amicizia, forte e salda nonostante le diversità esistenti, dà loro la forza per tentare di cambiare una realtà troppo dura.
Un libro dallo stile semplice e immediato, scorrevole e che vale sicuramente la pena di leggere, nonostante i piccoli difetti presenti, per i difficili argomenti trattati.

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